SERVIZIO IDRICO E COVID-19: LE RICHIESTE DELL'OTUC DI FROSINONE


Niente distacchi; salvaguardia delle rateizzazioni e degli accordi in corso; niente interessi moratori sino alla fine dell'emergenza sanitaria ed economica.

Il servizio idrico ai tempi del Coronavirus impone una "gestione etica", con la massima attenzione per le fasce più deboli di utenza e per quei comparti produttivi su cui si è abbattuta con più forza la crisi economica.

All'emergenza sanitaria in corso, infatti, si è unita sin da subito una pesante crisi nel settore turistico e dell'accoglienza, con disdette e mancate presenze sino al mese di maggio nell'ordine dell' 80%. In particolare nei centri turistici di Fiuggi e di Cassino. Per questo l'Organismo della Provincia di Frosinone a tutela degli utenti del servizio idrico ha rivolto al gestore precise "richieste di buon senso, rispettose e tecnicamente realizzabili". Così le definisce il Presidente dell'Otuc Avv. angelo Terrinoni, che aggiunge "le limitazioni negli spostamenti opportunamente imposte a cittadini, insieme ai provvedimenti sulle attività di impresa e la crisi che ha coinvolto il comparto turistico, impongono scelte immediate. Al di là dei provvedimenti a carattere nazionale su cui stanno lavorando il Governo e l'Arera, per tutelare diritti fondamentali, costituzionalmente garantiti, quali il diritto alla salute degli utenti domestici e la libertà d'impresa di alcune categorie economiche in forte crisi".

Per quanto riguarda i cittadini l'Otuc chiede al Gestore di impegnarsi ad interrompere ogni attività programmata di sospensione, limitazione o disalimentazione del flusso idrico per morosità. "Nessuno ora deve essere lasciato indietro, per motivi economici che potranno essere affrontati alla fine della fase di emergenza.

Soprattutto alla luce delle linee guida del Ministero della Salute, che indicano nell'adeguato utilizzo di acqua per il lavaggio delle mani e per l'igienizzazione dei locali pubblici e privati "la chiave per prevenire l'infezione".

La seconda richiesta rivolta al Gestore è di non costituire in mora gli utenti, in caso di mancato pagamento da parte delle fatture relative ai consumi sostenuti nel periodo di emergenza epidemiologica, per comprovate difficoltà collegate all'emergenza, rinunciando a pretendere gli interessi moratori e ad attivare le procedure di recupero del credito.

Altrettanto evidente è che la crisi di liquidità che si è abbattuta su interi comparti economici non deve compromettere il buon esito degli accordi transattivi e delle rateizzazioni in corso, che rischiano di decadere alla prima rata non pagata. Ci sono centinaia di piccoli e medi imprenditori in questa situazione e si rischia di vanificare, di fatto, un lavoro di regolarizzazione durato anni, anche con l'istituzione di appositi tavoli istituzionali con le categorie interessate (Confcommercio, Federalberghi etc). "Nello specifico crediamo che il Gestore debba impegnarsi a non lasciar decadere gli impegni sottoscritti, in caso di mancato pagamento della rata in scadenza. Anche per questo casi, chiediamo al gestore un atto di buon senso, con una moratoria temporanea."Sono convinto che il neo Presidente di Acea Ato5 spa ed il nuovo management, accoglierà le nostre richieste,soprattutto se sostenute dai Sindaci della Provincia di Frosinone, che rappresentano la prima autorità sanitaria cittadina" conclude l'Avv. Terrinoni "In questa situazione di grave crisi, ognuno deve fare la sua parte verso obiettivi comuni".