ACEA ATO 5, ABBASSARE LE TARIFFE PER LE FAMIGLIE RIDUCENDO LE PERDITE DELL'ACQUEDOTTO


COMUNICATO STAMPA

Il punto dell'Otuc Frosinone sulla nuova moratoria per gli allacci abusivi.

Due cose fanno letteralmente imbestialire la stragrande maggioranza di ciociari che paga le bollette dell'acqua, non senza difficoltà. Dover sostenere parte dei costi di altri concittadini, che usufruiscono del servizio idrico senza alcun regolare contratto e dunque gratis. E poi lo stato dell'acquedotto colabrodo, nonostante le tariffe tra le più alte d'Italia, per colpa della prolungata mancanza di interventi strutturali di ammodernamento delle reti.

Bollette gravose ed inefficienze evidenti, come le perdite che quotidianamente compaiono nelle nostre strade, fornendo il pretesto ad alcuni per ritenere lecito smettere di pagare le fatture o allacciarsi abusivamente ed anonimamente all'acquedotto pubblico.

Un circolo vizioso che porte ad oltre il 70% il quantitativo di acqua pubblica ognii anno. Una cifra che ricomprende, tuttavia, anche le c.d. perdite apparenti o amministrative.

Sono tutti quei metri cubi di acqua che non sono dispersi nell'ambiente, ma vengono prelevati gratuitamente da cittadini, o peggio da imprese ed attività commerciali non censiti ed anche per usi non potabili.

In questo scenario era necessario mettere in campo un ulteriore strumento, per realizzare un censimento pressoché definitivo delle utenze e superare questo cortocircuito, dannoso per gli utenti in regola.

Con la nuova moratoria sugli abusivi si apre una finestra di un anno per chi intende regolarizzare una posizione contrattualmente deficitaria, con pagamenti in forma agevolata per i pregressi.

Si pensi ai numerosi casi in cui le utenze per errore non sono state acquisite da Acea al momento del passaggio della gestione del servizio dai vari Comuni. Gli utenti ne trarranno beneficio dal lato economico ed ambientale.

"Pagare tutti per pagare tutti meno", infatti, non è solo un efficace slogan, ma la via necessaria per abbassare le tariffe dei servizi pubblici essenziali. Vale per l'acqua così come per la Tari o per le bollette luce e gas.

Dal punto di vista economico occorre sterilizzare gli aumenti già previsti e riconosciuti dai Sindaci al Gestore, provando già dal prossimo anno ad abbassare le tariffe per le utenze domestiche. In particolare per le famiglie numerose o a basso reddito.

L'Otuc da mesi segnala la necessità di potenziare il bonus sociale idrico: aumentando i metri cubi di acqua forniti gratuitamente alle famiglie in base alle soglie Isee.

Dal punto di vista ambientale, appurata la reale portata, distribuzione e frequenza delle vere perdite di rete, si potrà stilare un programma mirato e graduale di investimenti per aumentare l’efficienza delle reti idriche. Con obiettivi chiari e possibilità di misurare l'operato del Gestore.

Tutto ciò nella direzione degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile contenuti nell’Agenda Onu 2030, in risposta al problema della scarsità di acqua, per garantire una gestione sostenibile e partecipata della risorsa idrica.